Hai mai sentito parlare di Tribulus terrestris? Se stai leggendo queste righe, quasi sicuramente sì. Molto probabilmente sei capitato su questo articolo dopo tanto tempo passato a scandagliare il web alla ricerca di una soluzione efficace per dare una svolta alla tua vita intima con rimedi naturali. Bene: la pianta a cui dedicheremo le prossime righe aiuta a farlo.
Prima di entrare nel vivo del contenuto che abbiamo preparato per te ricorda che qualsiasi prodotto caratterizzato dalla presenza di Tribulus terrestris – tra i più famosi troviamo Blue Bull e Probolan 50 – dovrebbe essere assunto solo dopo aver chiesto consiglio al medico curante. Questo consiglio vale anche quando si ha a che fare con integratori naturali ed è legato al fatto che, così facendo, ci si toglie qualsiasi dubbio in merito al rischio di assumere ingredienti potenzialmente in grado di provocare reazioni allergiche o di intolleranza.
Ora bando alle chiacchiere: il momento di scoprire i benefici di questa chicca tra le piante afrodisiache è arrivato! Per scoprire altro, non devi fare altro che continuare a leggere l’articolo.
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Cos'è il Tribulus terrestris?
Spesso utilizzato come integratore per il testosterone, il Tribulus terrestris è una pianta appartenente alla famiglia delle Zygophyllaceae. Cresce soprattutto in zone del mondo come l’Europa, l’Asia e l’Africa. Nel momento in cui la si chiama in causa, è doveroso ricordare la sua presenza anche in aree come l’Australia. In linea di massima, la si può trovare soprattutto in zone calde del pianeta1.
L’assunzione del Tribulus terrestris da parte dell’uomo è realtà da tempo immemore. La pianta a cui stiamo dedicando queste righe, infatti, è da anni impiegata nella medicina popolare, cinese in particolare, con lo scopo di trattare diverse problematiche, a cominciare dall’impotenza sessuale.
Quando la si chiama in causa, è interessante soffermarsi anche sull’origine del nome. In questo caso, bisogna fare riferimento alla forma delle spine. Caratterizzate da linee e da una struttura che ricordano quelle di un tetraedro, secondo diversi punti di vista sono simili al tribolo, un’arma utilizzata ai tempi degli antichi Romani. Pur non essendo velenose, le spine del Tribulus terrestris sono considerate comunque un motivo di fastidio. Tra i motivi è possibile chiamare in causa la loro tendenza a conficcarsi sotto le zampe degli animali. Da non dimenticare è il loro essere pericolose anche per le gomme delle biciclette.
A che cosa serve il Tribulus terrestris?
A che cosa serve il Tribulus terrestris? Questa pianta e i suoi effetti sul corpo sono al centro dell’attenzione scientifica da tempo. Entrando nel vivo della sua azione, è fondamentale citare la sua presunta capacità di dare un boost alla sintesi degli ormoni androgeni2. Chiamare in causa questo argomento vuol dire aprire la parentesi relativa alla sua capacità di aumentare la libido, ma anche di favorire la potenza fisica e la forza muscolare. Ad avvalorare gli effetti del Tribulus terrestris a livello muscolare sono stati soprattutto alcuni lavori scientifici che, attorno alla fine degli anni ’90, hanno coinvolto un gruppo di atleti dei Paesi dell’Est. I benefici sopra citati sono stati attribuiti in particolare alla presenza di saponine.
Quando ci si chiede a cosa serve il Tribulus terrestris, è importante chiamare in causa le ripercussioni, estremamente positive, relative alla funzionalità erettile maschile.
Proprietà e benefici del Tribulus terrestris
Sia che si scelga di acquistare il Tribulus terrestris in erboristeria, sia che si opti per l’acquisto online dei prodotti che lo vedono protagonista – uno dei più famosi è Tauro Plus – è cruciale informarsi in merito ai suoi benefici. Come già accennato, è frequente il suo utilizzo nel trattamento di problematiche inerenti la sfera sessuale, dalla disfunzione erettile fino all’infertilità3. La pianta, infatti, sarebbe efficace nel miglioramento della spermatogenesi. Si potrebbe andare ancora molto a parlare dei benefici del Tribulus terrestris! Questa pianta è nota anche per la sua capacità di stimolare l’appetito, ma anche per la sua efficacia tonificante e per gli effetti positivi relativi all’umore.
Della pianta attorno alla quale ruotano queste righe si parla anche per i suoi effetti relativi all’aumento della sintesi dell’estradiolo nella donna, ormone fondamentale per l’efficienza delle ovaie.
Come già accennato, è facile trovare il Tribulus terrestris come ingrediente di un integratore. Nel caso del suo utilizzo per dare una svolta alla vita sessuale, è possibile U chiamare in causa prodotti come Potencialex ed Erozon Max. Un altro supplemento molto famoso quando si parla di Tribulus terrestris come chicca delle piante afrodisiache è Eron Plus.
Chiarite queste doverose premesse, viene da chiedersi quale sia il dosaggio di Tribulus terrestris ideale per apprezzare i benefici di questa pianta. A questa domanda non si può rispondere in maniera univoca. Il motivo è legato al fatto che, nella maggior patte dei casi, la pianta è associata ad altri attivi. In linea di massima, quando si ha a che fare con gli integratori in capsule – p.e. Vigrax – in linea di massima il consiglio è quello di assumerne 2/3 al giorno. Essenziale è seguire le indicazioni presenti sulla confezione, così da evitare di avere a che fare con fastidiosi effetti collaterali.
Parlare dei benefici di questa celebre pianta e del suo utilizzo in sicurezza implica, per forza di cose, un focus sulle controindicazioni all’assunzione del Tribulus terrestris. Nell’elenco è possibile citare la gravidanza, ma anche l’allattamento e le problematiche a carico della prostata. Essenziale è evitare il Tribulus terrestris anche nei casi in cui si è in procinto di affrontare un intervento chirurgico. Un’altra controindicazione da non dimenticare è la diagnosi di diabete.
Quando assumere il Tribulus terrestris?
In quali casi è consigliata l’assunzione di Tribulus terrestris? Come abbiamo appena avuto modo di vedere, questa pianta è preziosa in diversi casi. La si può prendere in considerazione, giusto per fare un esempio, nei casi in cui si ha a che fare con problematiche come il calo del desiderio. Quando si parla delle proprietà del Tribulus terrestris, è il caso di ricordare la sua capacità di ottimizzare i livelli di testosterone. Molto utili a tal proposito sono integratori come Xtrasize e Testolan.
In merito all’assunzione di questi prodotti, è il caso di ricordare l’importanza di associarli a un miglioramento dello stile di vita. Spazio quindi ad alimentazione sana – tra i cibi che aiutano a ottimizzare la sintesi del testosterone è possibile includere i semi di zucca, ma anche quelli di sesamo e di girasole – e attività fisica.
Senza il focus su questi aspetti, diventa difficile apprezzare risultati sotto le lenzuola. Buttandosi sugli integratori come se fossero una manna dal cielo, il rischio è quello di provocare danni alla salute.
Nelle righe precedenti abbiamo fatto cenno all‘utilizzo del Tribulus terrestris per la fertilità maschile. Nei casi in cui si riscontrano problemi da questo punto di vista – per chi cerca un figlio, si parla di un tempo tra i 6 mesi e i 2 anni di rapporti non protetti – può essere utile, dopo essersi sottoposti a uno spermiogramma – assumere integratori avente la pianta come ingrediente. Tra gli altri validi per la fertilità maschile, un doveroso cenno va dedicato alla maca peruviana.
Parliamo ora del binomio Tribulus terrestris – body building. Premettendo il fatto che la pianta a cui stiamo dedicando queste righe è utile anche per chi pratica altre discipline, ricordiamo i suoi effetti positivi riguardanti l’aumento della resistenza fisica.
Il Tribulus terrestris è altresì considerato un anabolizzante naturale. Questo implica la sua capacità di favorire la ricostruzione del muscolo. L’efficacia da questo punto di vista è legata in particolare agli attivi presenti nel frutto.
Nei casi in cui si assume un integratore a base di Tribulus terrestris per dare una svolta alle proprie performance fisiche, il consiglio è quello di mantenersi entro un dosaggio non superiore ai 1200 mg al giorno.
Non c’è che dire: sono diversi i casi in cui vale la pena assumerlo! Non ci stancheremo mai di ricordare l’importanza di mostrare al proprio medico il bugiardino dei prodotti che lo contengono, anche se sono naturali. Sì, hai capito benissimo: i rimedi naturali, pur essendo mediamente più sicuri rispetto ai farmaci di sintesi, possono comunque provocare delle allergie.
Gli effetti collaterali del Tribulus terrestris
Il Tribulus terrestris ha effetti collaterali? Questa domanda, comprensibilmente, è molto diffusa. Se si ha a che fare con un dosaggio non eccessivo, la pianta con i suoi attivi è mediamente ben tollerata. Se si esagera con le quantità o si ha a che fare con particolari livelli di sensibilità, si possono sperimentare degli effetti fastidiosi a livello gastrointestinale. In questi anni, alcuni studi scientifici hanno messo in evidenza casi rari di insorgenza di ginecomastia – presenza di un ingrossamento della ghiandola mammaria maschile senza che siano presenti formazioni tumorali – in soggetti che avevano assunto il Tribulus terrestris per migliorare le proprie performance sportive.
Maria Bravo
Maria Bravo, Dottoressa in Nutrizione e specializzata in cure naturali e integratori naturali. Da sempre si impegna nel divulgare la prevenzione ed è fermamente convinta che la guarigione parte dalla totale consapevolezza del proprio corpo. Studia, applica e scrive su diete, nutrizione, dimagrimento, sessualità, bellezza, salute, patologie varie.. e molto altro! Scopri la biografia completa di Maria Bravo.
Bibliografia
- Chhatre, Saurabh, et al. "Phytopharmacological overview of Tribulus terrestris." Pharmacognosy reviews 8.15 (2014): 45.
- Kostova, I., and D. Dinchev. "Saponins in Tribulus terrestris–chemistry and bioactivity." Phytochemistry reviews 4.2 (2005): 111-137.
- Santos, Heitor O., Scott Howell, and Filipe J. Teixeira. "Beyond tribulus (Tribulus terrestris L.): The effects of phytotherapics on testosterone, sperm and prostate parameters." Journal of Ethnopharmacology 235 (2019): 392-405.